Consigli utili

Il cucciolo

Hai preso un cucciolo o un gattino o ti prepari ad adottarne uno?

Ecco alcuni consigli per seguirlo al meglio sin da subito.
Il cucciolo/gattino non deve essere adottato prima dei due mesi di età. Affinché abbia una corretta copertura degli anticorpi materni, educazione e svezzamento da parte della mamma non deve essere separato prima delle 8 settimane di vita. Lo svezzamento va effettuato gradualmente intorno ai 45gg.
L’educazione:
Una volta portato a casa create una cuccia accogliente in una stanza tranquilla della casa, abituatelo gradualmente alla nuova abitazione e ai suoi nuovi conviventi. Lasciatelo annusare ed esplorare la nuova casa. Per il cucciolo la separazione dalla mamma e dai fratellini è un evento traumatico pertanto l’inserimento nel nuovo nucleo famigliare deve essere affrontato con pazienza e amore. Deve essere abituato gradualmente a dormire nella sua cuccia la notte e ad essere lasciato solo per qualche ora senza associare l’evento al trauma dell’abbandono. Questo può essere fatto lasciandolo prima solo in una stanza con il proprietario in casa poi solo in casa per pochi minuti e gradualmente aumentando l’intervallo di tempo.
Il cucciolo si deve abituare a defecare in luoghi appropriati. Posizionate una traversina in un solo luogo della casa dove volete che il vostro cucciolo sporchi e premiatelo con bocconcini o carezze quando farà le deiezioni sulla traversina. Ignorate se sporca in punti diversi, è inutile sgridarlo perché non assocerebbe i rimproveri al comportamento errato. Piuttosto raccogliete le deiezioni e mettetele sulla traversina lasciando che questa si impregni dell’odore così che la volta dopo sentendo il suo odore il cucciolo faccia i bisogni nel luogo indicato. Gradualmente lo abituerete a sporcare fuori casa, premiando sempre il comportamento corretto.
Per il gatto è tutto più semplice, basta posizionare la cassetta e lui ci andrà per istinto.
Fate capire subito al cucciolo la corretta gerarchia sociale. Il cane è un animale abituato a vivere in gruppo e in ogni gruppo o branco c’è sempre un capo che prende le decisioni, mangia per primo e mette in riga i soggetti che sgarrano. Fate capire subito al cucciolo chi comanda nel nuovo "branco", ovvero nella vostra famiglia, dovete essere voi il leader. In questa fase il cucciolo è come un bambino che ha bisogno di sapere cosa fare dai genitori. Mettete in chiaro le cose sin da subito e fate capire al nuovo arrivato cosa può fare e cosa non gli è concesso con un bel NO secco. Non accettate comportamenti inappropriati ora perché è cucciolo, poiché li manterrà anche da adulto: è fondamentale la coerenza! La regola del premio quando si comporta bene vale per tutte le fasi dell’educazione del tuo animale.
Le cure sanitarie:
Il nuovo membro della vostra famiglia necessita di una visita veterinaria che accerterà il suo stato di salute. Consigliato almeno un esame coprologico in quanto spesso i cuccioli "ereditano" dalla mamma parassiti intestinali. In ogni caso vanno sterminati due - tre volte e va applicato un antiparassitario.
Entro un mese dall’adozione il proprietario ha l’obbligo legale di applicare un microchip al cucciolo e farlo registrare all’Anagrafe Canina Veterinaria della regione di appartenenza.
Dopo una decina di giorni di adattamento del cucciolo se è sano è possibile iniziare il piano vaccinale che prevede tre vaccinazioni a distanza di tre settimane l’una dall’altra per portarlo ai quattro mesi con una corretta copertura anticorpale per le principali malattie infettive del cane (cimurro – parvovirosi - epatite infettiva e leptospirosi) e del gatto (panleucopenia infettiva, herpesvirus, calicivirosi ed eventuale leucemia felina e clamidiosi).
Presso l'ambulatorio potrai ricevere tutte le informazioni utili riguardanti una corretta alimentazione, l’educazione e tutto ciò che ti servirà a farlo crescere in modo sano ed equilibrato.

L' alimentazione

Il cane e il gatto necessitano di una corretta alimentazione per crescere in modo sano ed equilibrato. L’alimentazione si divide in tre tipi: industriale, casalinga e mista.
L’alimento industriale è formulato appositamente per rispondere alle esigenze degli animali di ogni specie, età, razza, sesso. Può essere secco (crocchette) o umido (scatolette). Sono alimenti completi e comodi in quanto già pronti all’uso. Presso l'ambulatorio potrai ricevere tutte le informazioni e l'assistenza per trovare la migliore dieta per il tuo animale, con la disponibilità di campioni omaggio da provare.
L’alimentazione casalinga è quella che potete preparare a casa vostra con carne, riso o pasta, ma attenzione, deve essere studiata con cura nella materia prima usata, nei corretti rapporti tra gli alimenti e soprattutto nella corretta integrazione di sali minerali, altrimenti risulterà sbilanciata e dannosa a lungo termine. Esistono a tale scopo diete formulate dai veterinari per mantenimento o per animali affetti da determinate patologie. È una alimentazione che richiede tempo per la sua preparazione, deve essere preparata appositamente per il vostro animale e non deve consistere in avanzi di cucina.
La dieta mista, come dice il termine, è quella che si ottiene mescolando le due precedenti. Ad esempio se volete fare una dieta casalinga, ma non la integrate con i sali minerali potete usare metà razione e il resto darlo in crocchette.
Fondamentale se il vostro cane è abituato a mangiare sempre lo stesso cibo, che sia secco o umido, non cambiare drasticamente in modo improvviso l’alimento, magari perché non lo trovate al supermercato oppure perché vi è avanzato qualcosa da tavola e glielo date. Questo potrebbe causare disturbi gastroenterici al vostro animale, ovvero vomito o diarrea. Il cambio dell’alimentazione deve essere sempre graduale, vanno mescolati i due alimenti. Ad esempio se adottate un cucciolo all’inizio somministrate lo stesso alimento che mangiava prima, poi se non sarà adeguato lo cambierete, ma sempre gradualmente e su consiglio del vostro veterinario.
L’alimentazione deve essere studiata appositamente per il tuo animale in base alla sua età, taglia o in base a patologie preesistenti.
Sono sempre consigliati due pasti negli animali adulti di qualsiasi taglia, mentre il cucciolo deve farne 3 o 4 a seconda dell’età. Abitua il tua animale sin da subito a degli orari e non lasciare il cibo sempre a disposizione perché potrebbe perdere interesse per l’alimento.
Per il gatto è un po’ diverso in quanto è per natura un carnivoro stretto abituato a mangiare piccole prede cacciando. Fondamentale per lui è l’integrazione dell’alimento con taurina (tutti i prodotti commerciali ormai la contengono) perciò attenzione alla sola dieta casalinga. Non digerisce bene i carboidrati perciò mai eccedere in quanto possono anche predisporre all’obesità e a patologie come il diabete. Per quanto concerne i pasti è meglio somministrare poco cibo spesso, ad esempio in tre piccoli pasti.

Gli antiparassitari

Proteggi il tuo animale da pulci, zecche e vermi?

L’animale domestico deve essere protetto da parassiti esterni come pulci, zecche, acari, flebotomi e da parassiti interni, quelli comunemente chiamati vermi, ma ne esistono di diversi tipi (ascaridi, tenie, anchilostomi, tricuridi…); questi possono essere dannosi e veicolare malattie al vostro animale, in alcuni casi trasmissibili anche all’uomo. A questo scopo esistono gli antiparassitari, suddivisibili in esterni e interni (vermifughi).
Il vostro animale domestico dovrebbe applicare sulla cute tutti i mesi un antiparassitario esterno ad ampio spettro (solo alcuni esempi: Advantix, Advocate, Stronghold, Frontline combo…). Ricordati di applicarlo sempre a distanza di almeno due-tre giorni dal bagno in quanto la maggior parte dei prodotti necessitano del film lipidico sulla cute dell’animale per funzionare.
Applicalo anche in inverno perché contrariamente a quello che si pensa, le uova e le forme immature delle pulci possono sopravvivere in casa a lungo e schiudersi grazie alle temperature confortevoli ottenute con il riscaldamento e a questo punto salire tranquillamente sul vostro animale e parassitarlo. Basta che salga una sola volta una pulce sul cane che questa si moltiplichi e si annidi negli ambienti domestici. Perciò anche se il vostro cane vive prevalentemente in casa, esce poco o praticamente mai non si può escludere che non abbia le pulci. Esistono dei test per accertarsi se l’animale ha le pulci sul suo mantello, ma la prevenzione è sempre l’arma migliore.
Se poi vuoi essere ancora più bravo alterna i prodotti usati in inverno ed estate di modo da creare meno resistenze nei confronti dei principi attivi.
Esistono animali allergici al morso (saliva) della pulce che sviluppano dermatiti più o meno gravi se non adeguatamente trattati. In questo caso è fondamentale applicare i prodotti regolarmente anche ogni 20gg.
Per quanto riguarda la sverminazione è necessario effettuarla in tutti i cuccioli e tutti quegli animali introdotti in un nuovo ambiente o che provengono da luoghi sovraffollati come canili, allevamenti o pensioni. È consigliabile inoltre richiamarla regolarmente una volta all’anno in quanto viste le abitudini di leccare in terra del cane e di cacciare piccole prede del gatto questi si possono reinfestare costantemente.

La sterilizzazione

Al contrario di quanto si credeva in passato è ormai accertato in tutto il mondo grazie a innumerevoli studi scientifici che la sterilizzazione negli animali domestici previene lo sviluppo di tumori mammari e altre gravi patologie.
Nel cane i tumori mammari che si possono sviluppare in età adulta-anziana sono circa al 50% benigni e al 50% maligni, mentre nella gatta sono in gran parte maligni (circa il 90%). Per prevenirli è consigliabile la sterilizzazione in età molto giovane, prima del primo calore o tra il primo e il secondo. Più si aspetta o l’animale fa cucciolate più si perde questa prevenzione in quanto i tumori mammari sono ormono-dipendenti (estrogeni). Perciò è la continua esposizione del tessuto mammario a cicli ormonali a predisporre lo sviluppo di neoplasie.
La sterilizzazione inoltre evita infezioni uterine (piometra) che si potrebbero sviluppare nel tuo animale da anziano, false gravidanze che si presentano in alcuni soggetti dopo 2 mesi dalla fine del calore con disturbi clinici e comportamentali correlati. Senza contare che eliminate definitivamente problemi come goccioline di sangue in casa o su letti e divani, animali che tendono a scappare durante il calore, gatte che miagolano in continuazione giorno e notte, scie di cani o gatti fuori dalla porta, accoppiamenti indesiderati con conseguenti gravidanze non previste…
Sono molteplici i motivi che possono indirizzare un proprietario verso la sterilizzazione del proprio animale, dal punto di vista medico si vuole sottolineare il ruolo preventivo nei confronti di neoplasie mammarie.
Se poi si vuole vivere l’esperienza della cucciolata in casa si tratta di una libera scelta del proprietario, l’importante è che sia consapevole che con la gravidanza viene meno il vantaggio preventivo della sterilizzazione. Si può comunque fare, manterrà tutti gli altri vantaggi elencati sopra. Ricordatevi solo di cercare prima i futuri proprietari dei cuccioli in quanto a volte non è semplicissimo affidare un cane o un gatto e i canili/gattili purtroppo ne sono già pieni.
Esistono due tecniche chirurgiche per sterilizzare il tuo cane. Normalmente lo si fa in laparotomia esplorativa (ovvero aprendo l’addome) e asportando ovaie e eventualmente l’utero. Da qualche anno è possibile anche in ambito veterinario farlo in laparoscopia (ovvero con solo 3 buchini e usando l’endoscopio). Solo alcune Cliniche utilizzano questa tecnica e l'ambulatorio collabora attivamente con l'ospedale veterinario Baioni di Bergamo dove è possibile richiedere l'intervento in laparoscopia.

Patologie da conoscere