Patologie da conoscere

La Filariosi

Fai regolarmente la prevenzione della filariosi cardiopolmonare?

La Filariosi è un’importante e grave malattia che può colpire il cane. Si tratta di un verme (nematode) di nome Dirofilaria Immitis che viene trasmesso al cane attraverso la puntura della zanzara. Le zanzare veicolano uno stadio larvale nel sangue del cane che grazie al circolo ematico raggiunge le camere cardiache (ventricolo dx) e i grossi vasi (arteria polmonare) crescendo a parassita adulto e diventando un verme simile ad uno spaghetto. La maggior parte delle volte se ne sviluppano più di uno causando grossi problemi circolatori all’animale.
I sintomi sono svariati, inizialmente può passare inosservata, oppure il cane può presentare astenia, affaticarsi più facilmente, correre meno, poi, man mano progredisce la malattia, può presentare tosse, dispnea e segni o sintomi legati all’insufficienza cardiaca dx che si sviluppa.
È una malattia stagionale che si riscontra in tutte le regioni di Italia in primavera-estate, stagioni in cui troviamo il vettore (la zanzara). Non pensiate che siccome il vostro cane vive in casa sia protetto adeguatamente dalla malattia in quanto le zanzare le troviamo anche tra le mura domestiche come pungono noi pungono anche i nostri animali. Non pensiate neppure, come purtroppo a volte si sente dire erroneamente in giro, che la Filariosi sia una malattia del passato ormai debellata, perché si trovano meno casi clinici solo grazie alla corretta prevenzione, ma la malattia c’è ancora.
Esistono dei farmaci che si possono utilizzare per proteggere l’animale a partire dai mesi di aprile-maggio fino al mese di novembre, non si tratta di una vaccinazione, ma di prodotti che eliminano le larve se l’animale si è infestato. Sul mercato esistono prodotti sotto forma di compresse da dare una volta al mese, pipette da applicare sull’animale una volta al mese e un’iniezione fatta a inizio stagione che ha validità annuale. Quest’ultima è molto comoda, l’efficacia è al pari degli altri prodotti, ma ha il vantaggio di permettere al proprietario di proteggere il suo animale per tutto l’anno senza il rischio di dimenticarsi di somministrare il prodotto. Dove puoi farla? Presso l'Ambulatorio Rota a Bovezzo puoi ricevere tutte le informazioni che desideri.
Il principale limite è che questa iniezione può essere somministrata dopo i sei mesi di età, pertanto prima proteggerai il tuo animale con altri prodotti.

Hai mai testato il tuo animale?

Il parassita ha un ciclo della durata di sei mesi, pertanto se il tuo cane è nato durante la stagione a rischio di trasmissione, prima di iniziare la prevenzione l’anno successivo è consigliabile effettuare un test su sangue che accerti la negatività del soggetto alla malattia. Questo è indicato anche se lo hai regolarmente protetto l’anno prima. Lo stesso si consiglia naturalmente anche ad un cane che abbia fatto una prevenzione irregolare (magari il proprietario si è dimenticato un mese di dare la compressa) oppure addirittura che abbia saltato uno o più anni la profilassi. Se proteggi il tuo cane regolarmente ogni anno, il consiglio in questo caso è di effettuare il test ogni 2-3 anni. Il test richiede poche gocce di sangue e 10 minuti di tempo, in quanto viene fatto in sede ambulatoriale o a domicilio.

La Leishmaniosi

Hai già sentito parlare della Leishmaniosi?

La Leishmaniosi è una malattia sistemica che colpisce l’uomo e il cane, è una zoonosi, ovvero una malattia trasmissibile dagli animali all’uomo. In passato era diffusa solo nel sud Italia, da diversi anni si è diffusa anche al nord a causa dei cambiamenti climatici e delle correnti d’aria che hanno portato i vettori della patologia. Anche a Brescia esistono zone endemiche come il Monte Maddalena, zona di Botticino e in alcune zone sul lago di Garda sono stati riscontrati alcuni casi. È molto diffusa in regioni come Liguria, Toscana e moltissimo in tutto il Sud Italia. La Leishmaniosi è trasmessa dai flebotomi o pappataci che veicolano nell’animale le leishmanie (protozoi). I pappataci attaccano il cane durante le ore serali e notturne (dal tramonto all’alba) durante le stagioni primaverili-estive.
A seconda della risposta da parte del sistema immunitario si può scatenare la malattia in forma più o meno grave. I sintomi sono svariati e assolutamente non patognomonici di Leishmaniosi (linfoadenomegalia, lesioni cutanee, dimagrimento, lesioni oculari, poliartriti, insufficienza renale…). Esistono comunque esami specifici per diagnosticare con sicurezza la malattia, anche in sede ambulatoriale o a domicilio in pochi minuti.
Se un cane vive in zone a rischio o vi si reca in villeggiatura è consigliabile proteggerlo dalla puntura di questi insetti con prodotti repellenti messi su mercato. Esistono collari (Scalibor) o pipette (Advantix) da applicare da aprile a novembre e da cambiare regolarmente. Puoi usare i prodotti anche se non vivi in zone a rischio in quanto dotati di ampio spettro anche nei confronti di altri parassiti esterni. Esistono inoltre spray repellenti veterinari che tengono lontani gli insetti. Se ti rechi in zone a rischio il consiglio è quello di usare più protezioni possibili, tenere il cane dentro casa la notte per ridurre la possibilità di puntura da parte del vettore.
Da qualche anno è possibile dare una protezione in più al tuo cane con un'iniezione fatta in sede ambulatoriale che consenta al suo sistema immunitario di combattere l'eventuale contagio aumentando la profilassi sino al 70%.

Quando testare il tuo animale?

La raccomandazione è quella di testare il tuo cane ogni qualvolta ti abbia accompagnato in zone a rischio (vedi cartina) oppure ogni anno se vivi in zone endemiche o ogni 2-3 anni in ogni caso. Ormai da diversi anni anche Brescia è considerata zona endemica. Su consiglio del veterinario si valuterà il test per il singolo caso ad esempio per sintomatologia o segni clinici ascrivibili alla malattia.
Ricorda che questa malattia può anche trasmettersi all'uomo: più di 350 milioni di persone al mondo sono considerate a rischio e si contano più di 2 milioni di casi, tanto che nel 2010 l'OMS ha rivisto le Linee Guida, adeguandole all'aumentata prevalenza della malattia. In Italia sono attualmente un centinaio i casi diagnosticati ogni anno. Fondamentale quindi è la prevenzione.

La Rabbia

La vaccinazione della Rabbia in Italia non è obbligatoria per legge. Se il tuo animale, cane o gatto, ti accompagna in un viaggio all'estero in UE, dovrai sottoporlo a vaccinazione preventiva almeno 21gg prima della partenza e ricorda inoltre di richiedere il passaporto anche per lui. Se ti rechi in Paesi extra-UE, la procedura è più lunga a prevede anche un prelievo di sangue per la titolazione anticorpale per cui è consigliato informarsi diversi mesi prima della partenza. È inoltre richiesta in alcuni casi per lo spostamento dell'animale con viaggio aereo o marittimo anche sul territorio nazionale o in caso di mostre canine.

Ti devi spostare con il cane o il gatto?

In caso di viaggi all'estero è consigliabile rivolgersi al Veterinario per accertarsi di che documentazione necessita il vostro animale.
Per tutti i paesi dell’Unione Europea normalmente è necessaria la vaccinazione almeno 21gg prima della partenza, pertanto si consiglia di effettuarla un mese prima, dopo di che verrà rilasciato dall’ASL competente il passaporto. La vaccinazione avrà validità da uno a tre anni a seconda del vaccino utilizzato. Naturalmente per effettuare la vaccinazione antirabbica è necessario che il cane sia stato precedentemente iscritto all’anagrafe canina mediante applicazione del microchip.
Dal 1 gennaio 2012 non è più necessaria la titolazione anticorpale per Regno Unito, Irlanda, Malta, Svezia e Norvegia se il cane o il gatto proviene da paesi dell’Unione Europea.
Per l'espatrio verso alcuni paesi extra-UE invece si richiede la titolazione anticorpale un mese dopo la vaccinazione mediante prelievo di sangue e l’invio ad un Laboratorio accreditato. Il cane non potrà partire fino all’arrivo della risposta da parte del laboratorio che accerterà che il vostro animale abbia sviluppato la corretta copertura anticorpale, pertanto si consiglia di effettuare il tutto circa 3 mesi prima della partenza. Alcuni paesi richiedono addirittura che intercorrano 6 mesi tra il vaccino e l'espatrio. Mentre altri paesi terzi non richiedono la titolazione, esiste un elenco in costante aggiornamento per quanto richiesto da ciascuno stato.
Possono essere vaccinati contro la Rabbia tutti i cani di età superiore ai tre mesi che non abbiano morso nei 10 giorni precedenti animali e/o persone.
Nei comuni protocolli vaccinali di cani della regione Lombardia non è inserita la vaccinazione della Rabbia pertanto si consiglia di richiederla al tuo veterinario se hai l’abitudine di recarti in zone montane o marittime di villeggiatura o se vuoi che il tuo animale ti accompagni in un viaggio all’estero.

La Fiv e la Felv

Conosci la FIV e la Felv?

Queste due sigle stanno per immunodeficienza felina e leucemia felina, sono due gravi malattie infettive di natura virale che possono colpire i gatti. Come la contraggono? Dal contatto con animali infetti, soprattutto con morsi o il grooming, o utilizzando le loro ciotole, lettiere, soggiornando in ambienti dove sono stati prima animali contagiati. Queste due malattie causano una grave e progressiva depressione del sistema immunitario predisponendo l’organismo dell’animale a continue infezioni difficilmente controllabili con i normali antibiotici o tendenti a recidive. La fase acuta può determinare febbre e linfoadenomegalia generalizzata, mentre la fase cronica può essere latente o avere svariati sintomi o segni clinici. Questi gatti si ammalano più spesso o faticano a guarire anche da infezioni banali. Inoltre possono essere maggiormente predisposti a sviluppare tumori quali leucemie o linfomi o sarcomi.
Sono predisposti al contagio gatti che hanno accesso all’ambiente esterno e quindi che possono entrare in contatto con animali infetti oppure gatti provenienti da colonie, gattili, ambienti sovraffollati. Sono colpiti più frequentemente dalla FIV i maschi che, per territorialità o per comportamenti legati all’accoppiamento, sono più soggetti a morsi (trasmissione con la saliva) o ferite da combattimenti interspecifici.
Esiste un test su sangue che si può fare in tutti gli ambulatori che ne sono provvisti o anche a domicilio. La risposta la si ha in 10 minuti e questo ti permette di sapere se il tuo animale è sano o malato.

Quando fare il test?

Si consiglia di effettuarlo tutte le volte che introducete un nuovo gatto in ambienti con presenza di altri felini o in tutti i gattini che adottate perché potrebbero averla anche contratta dalla mamma per trasmissione verticale se infetta al momento della gravidanza; oppure se avete un gatto che entra in contatto con altri gatti che soffre di patologie infettive ricorrenti quali stomatiti, cistiti, rinocongiuntiviti…
Fino ai quattro mesi di età possono esserci interferenze degli anticorpi materni per quanto concerne il test della FIV pertanto l’ideale è fare il test verso i 6 mesi. Normalmente si consiglia quando viene sterilizzato il gatto. Per quanto concerne la Felv non ci sono interferenze né con anticorpi materni né con le vaccinazioni in quanto il test ricerca gli antigeni virali.

Cosa fare se dovete portare a casa un gattino di meno di 6 mesi e avete già un gatto?

Testatelo comunque prima di farlo entrare in contatto con il vostro gatto e poi ripetete il test a 6 mesi quando lo sterilizzerete per una maggiore sicurezza.

Posso proteggerlo?

Purtroppo esiste solo il vaccino per la Felv e non per la Fiv, ma tra le due la Felv è quella con prognosi peggiore e a breve termine. Pertanto se hai un gatto che vive fuori o ha accesso in aree frequentate da altri gatti puoi vaccinarlo anche per la Felv.

Qualche consiglio